" Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi."
Friedrich W. Nietzsche

Barzelletta filosofica

domenica 27 febbraio 2011

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LA GELATERIA DEI FILOSOFI




Kierkegaard entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Kierkegaard: “Vorrei un gelato. Alla fragola. No, aspetti. Al limone. No, scusi, menta. Oddio, c'è anche la stracciatella... Allora, no facciamo che fragola andava bene. Cono. No, scusi, coppetta. No cono. Al limone. Senta, decida lei. No, scusi, decido io. No, decida lei. (Comincia ad ansimare in preda ad una crisi di panico). Allora, facciamo limone e fragola. No, meglio menta e fragola. Nella coppetta. Decida lei. No, decido io. No, decida lei. Senta, facciamo così: lasciamo decidere a Dio.”
Dio: tace.
Kierkegaard “A posto così.” Ed esce fischiettando, contento, senza gelato.

Platone entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno, desidera?”
Platone: “Una coppetta da due euro, cioccolato, amarena e menta.”
Il commesso lo serve. Platone mangia, sbuffando di quando in quando.
Commesso: “C'è qualcosa che non va?”
Platone: “Guardi... Non vorrei offenderla... Questo gelato non è male... Però, come quelli che mangiavo nell'iperuranio... Vabbè, fa lo stesso.”
Lascia il gelato a metà e se ne va, triste e deluso.

Nietzsche entra dal gelataio.
Nietzsche entra dal gelataio.
Nietzsche entra dal gelataio.
Ad libitum.

Sant'Agostino entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Sant'Agostino: “Dunque, vorrei una vaschetta di gelato da un chilo, grazie. Solo cioccolato.”
Il commesso lo serve. Sant'Agostino si siede e comincia a mangiare avidamente. Finita la vaschetta, si getta in terra, in preda a crampi allo stomaco e fitte alla testa.
Sant'Agostino: “Oddio! Oddio, come mi pento di aver mangiato tutto quel gelato!”
Improvvisamente i dolori cessano. Sant'Agostino ringrazia ed esce.

Schopenhauer entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Schopenauer: “No.”
Esce.

Socrate entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Socrate: “Un frappè alla banana.”
Il commesso lo serve. Socrate si siede. Improvvisamente entra una torma di persone che gli si siede attorno mentre sta bevendo. Uno comincia a tastargli le gambe.
Commesso: “C'è qualcosa che non va?”
Socrate: “Piacerebbe saperlo anche a me. Va avanti da un po', 'sta storia. Comincia ad essere fastidioso.” Si alza e se ne va, con la folla che lo segue.

Zenone entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Zenone: “Mah, guardi, avevo un appuntamento con Achille qui davanti, due ore fa. L'ha mica visto?”

Plotino e Pitagora entrano dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desiderano?”
Entrambi, in coro: “Una vaschetta da un chilo di gelato. Per una festa.”
Commesso: “Quanti gusti vi metto?”
Plotino: “Uno”. Pitagora: “Dieci”
I due si fissano per un istante, e poi litigano uscendo dalla gelateria.

Hegel entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Hegel: “Una coppetta tre gusti. Fiordilatte... cioccolato... e stracciatella.”
Esce con la coppetta.
Arriva Feuerbach, che gli prende la coppetta, gliela butta e per terra all'urlo di “Hegel culo!” e corre via.

Umberto Eco entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Eco: “Sono un personaggio di una scenetta breve in cui si scherzano i filosofi.”

Voltaire e un amico entrano dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desiderate?”
I due ordinano. Il commesso li serve.
Amico di Voltaire: “Questo è il gelato più buono al mondo. Non riesco a immaginare un gelato più buono.”
Voltaire: “Non diciamo cazzate.”

Blaise Pascal e un amico entrano dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desiderate?”
Pascal: “Scommetti che mi mangio una vaschetta da un chilo in 3 minuti.”
Amico: “Devi smetterla con queste scommesse. C'è un limite a tutto.”
Da fuori, Giordano Bruno: “Sicuri?”

Aristotele entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Aristotele: “M'ero preparato una risposta comica, ma non me la ricordo più. Oh, beh, prima o poi salterà di nuovo fuori.”

Leopardi entra dal gelataio.
Commesso: “Buongiorno. Desidera?”
Leopardi ordina. Il commesso lo serve. Leopardi fissa il gelato.
Leopardi: “Non sarà mai buono come pensavo.”
Esce sconsolato.



Due commessi gelatai stanno chiacchierando in attesa di clienti.
Ad un certo punto, uno dei due vede arrivare da lontano Marcel Proust.
Commesso 1: “Oh, no... arriva Proust!”
Commesso 2: “E allora?”
Commesso 1: “Lascia stare... Quello mangia un gelato, gli parte la nostalgia e t'attacca un bottone sui vecchi tempi che non finisce più.”



Sartre non va dal gelataio perché ha la nausea.
Thomas Hobbes sta leggendo un libro. Entra correndo suo figlio.
Figlio di Tomas Hobbes: “Papà, papà, oggi è la festa del papà! Ti voglio bene!”
Thomas Hobbes (con sguardo distaccato) “No. Ti sbagli. Ti sono semplicemente utile. Come tu sei utile a me in qualche modo. Non ti voglio bene. Perché ho fatto un figlio così stupido? Vai a giocare coi lupi, aborto malriuscito!”



Socrate cammina mani dietro la schiena, cappello in testa, verso uno scavo per lavori.
Lavoratori: “Oh, cristo, arriva di nuovo quello là...”
Socrate: “Buongiorno!”
Lavoratori: “Buongiorno!”
Socrate: “Come mai scavate?”
Lavoratori: “Eh, c'è una perdita.”
Socrate: “Perché?”
Lavoratori: “Eh, s'è forato un tubo del canale di scolo...”
Socrate: “Perché?”
Lavoratori: “Eh, si dev'essere usurato.”
Socrate: “Perché?”
Lavoratori: “Eh, ci passa acqua tutti i giorni... La ruggine, l'erosione...”
Socrate: “Perché?”
Lavoratori: “Senti, Socrate, beviti un po' sto frappè che t'abbiamo preparato. Alla menta. Tutto d'un sorso mi raccomando.”
Socrate si siede e beve. Arriva la torma di persone, gli tastano le gambe. Socrate non risponde.
…………………………………………………………………………………….
Si, possono entrare anche altri, non solo i filosofi…








4 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me i gelatai alla fine si sono divertiti non poco..e hanno lasciato tutto per seguire in corso di meditazione in tibet..
Alessandro

Anonimo ha detto...

Parole al vento
(Natura indifferente/Ironia pungente di un viandante.)



Il poeta gridò al vento:
“Non conosco pentimento,
vivo in fondo ogni momento!”

Il vento non rispose,
continuò senza complimento
a sferzare
monti, mari e persino stelle
dell’umano,troppo umano, firmamento.

Anonimo ha detto...

Marco_
La morale: mai fare il gelataio...

Daniel ha detto...

Sartre non va dal gelataio perché ha la nausea. -.-'
hahahahaha
fantastiche tutte, troppo belle!

grande eli... ;)

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