Nel quotidiano " La Stampa" in data 13-9-2010 era presente il seguente articolo:
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13/9/2010 - Didattica |
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La filosofia insegnata attraverso i fumetti |
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I supereroi diventano oggetto di lezioni universitarie come Platone e Aristotele: il loro linguaggio semplice e chiaro tende ad avvicinare a questa antica disciplina gli studenti e a riflettere sull'etica e sulla morale |
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Batman, Spider man, e X-men sono alcuni degli eroi dei fumetti in grado di insegnare e avvicinare gli studenti al mondo della filosofia. E’ quanto accade nelle università degli Stati Uniti, che vedono un crescente aumento di corsi inerenti non solo il cinema, ma anche i fumetti quasi come se possedessero quella sorta di dimensione in più che, attraverso il susseguirsi di azioni, lascia trapelare un po’ di filosofia. “Questo è ciò che tale disciplina ha cercato di fare fin dall’inizio – ha affermato William Irwin, docente di filosofia al King’s College della Pennsylvania – la filosofia comincia con Socrate nelle strade di Atene dove parla nella lingua del popolo utilizzando la mitologia e facendo analogie con l’agricoltura”. Questo metodo di insegnamento potrebbe essere anche una soluzione per contrastare quel linguaggio a volte un po’ troppo contorto e aulico che utilizzavano i filosofi e che può apparire a molti studenti come inaccessibile. Si tratta, stando ai docenti, di una sorta di strumento di reclutamento universitari della nuova evoluzione della didattica. Tali eroi vengono definiti “gli utili strumenti per aiutare a riflettere sulla morale e sull’etica. “Gli studenti leggono Platone, Aristotele e Hume, in corsi inerenti l’introduzione alla filosofia. Spesso li trovano interessanti, ma si spaventano perché è troppo difficile leggere i loro scritti” ha precisato Christopher Bartel, docente all’Appalachian State University, nel North Carolina. E aggiunge: “Questo è un modo per dare una buona illustrazione di queste idee filosofiche in modo chiaro e senza spaventare”. Spider man è l’eroe prediletto di Christopher Robichaud, docente alla Harbard Kennedy School, nello Stato del Massachusetts, perché riesce ad avvicinare il lettore ai dilemmi della filosofia morale. La decisione dell’eroe Peter Parker diventa, infatti, il tema fondamentale: una volta che ha scoperto i suoi superpoteri, è moralmente giusto oppure è errato metterli al servizio dell’umanità? E deve questo essere considerato come un puro e semplice obbligo morale? Nulla vieta, però, che Parker utilizzi i poteri in campo scientifico: lui era uno scienziato. Attraverso le azioni di questo eroe il docente può con facilità collegarsi poi al consequenzialismo, dove l’unico criterio normativo che vige è dato dalle conseguenze, che si oppone dunque alla deontologia, basata, invece, solo sul compiere un’azione in quanto dovere. Tutto sta poi nel sapere applicare questi insegnamenti nella vita personale e professionale. Le lezioni sul personaggio di Batman non mancano di suscitare le risa di alcuni studenti universitari ma, stando al commento di Mark White della City University di New York, non si tratta di un “insegnamento diretto dei fumetti, ma i fumetti visti come quel ponte che serve per insegnare l’amore per la sapienza”. “Con questo – ha precisato Irwin – non vogliamo dire che il canone dei libri dei fumetti di Super man è equivalente a Omero oppure Dante. I fumetti non sostituiscono Platone o Cartesio. L’obiettivo è fare nascere nelle persone, negli studenti un maggiore interesse per la filosofia passando, però, prima attraverso dei termini di più facile comprensione”. Bartel, durante le sue lezioni, ha chiesto agli studenti di leggere e “studiare” “Watchmen”, la miniserie a fumetti scritta dall’autore britannico Alan Moore, al fine di analizzare con più attenzione tutti gli interrogativi inerenti l’epistemologia e la metafisica. "In questo tipo di filosofia - ha concluso Robichaud - a chi importa alla fine se l’esempio per delineare determinati concetti è tratto dal romanzo di George Eliot, 'Middlemarch', oppure 'Watchmen'?. |
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Dopo aver attuato una minuziosa ricerca, in quanto interessata all'argomento, sono riuscita a trovare un po di fumetti filosofici. Ho pensato di metterli nel blog cosi vi potete rendere conto della loro struttura e finalità.
A mio avviso i fumetti sono un mezzo divertente e simpatico per far conoscere la filosofia anche ai bambini in quanto presentano una struttura molto semplice, elementare in modo tale da facilitare la comprensione dei concetti filosofici, i quali, a volte sono di difficile comprensione. In Italia, secondo me, dovrebbero adottare questo metodo per iniziare a insegnare la filosofia anche nelle scuole elementari. Mi auguro che in futuro, nella società, si possa raggiungere consapevolmente questo traguardo.
9 commenti:
大遺址祝賀
ciao, sono massimo, mi piacerebbbe ntrare in questo mondo...cercherò di seguire il blog;)
Argomento di cui non avevo mai sentito parlare, complimenti!!è molto interessante!
Giacomo
sti fumetti fanno morire dal ridere; divertenti e spiritosi super fantastici.
sti fumetti sono troppo belli.
complimenti davvero ad elisa.
marco
complimenti per l'argomento trattato troppo bello.
interessante ma un po troppo storia della filosofia.. dovrebbero essere rappresenati i concetti piuttosti che gli autori.. forse Jodorowsky potrebbe essere l'artista giusto
bellissima pagina <3
davvero una bella idea quella di cercare di avvicinare gli studenti alla filosofia tramite i fumetti....effettivamente il linguaggio di alcuni filosofi è molto difficile e può demotivare uno studente...ma far pensare a tematiche filosofice tramite situazioni vissute da un personaggio di fantasia mi sembra un metodo efficace!
complimenti elisa, un altro argoimento interessantissimo!
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