" Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi."
Friedrich W. Nietzsche

Percezione: idee ingenue

martedì 26 aprile 2011

| | |






La vista è un film fatto con gli occhi



Socrate: Mi sembra che un buon argomento per iniziare la nostra discussione sia cercare di capire cosa succede quando vedi qualcosa. E' il tuo occhio che vede o la tua mente?
Pierino: Ho letto una volta che si può paragonare l'occhio ad una macchina fotografica. Le somiglianze sono veramente impressionanti: la pupilla assolve le funzioni del diaframma, il cristallino è come la lente dell'obiettivo, la retina come la pellicola, mentre i coni e bastoncelli (le cellule sensitive sulla retina) corrispondono agli elementi chimici fotosensibili presenti sulla pellicola fotografica.
Socrate: Ciò significa che l'occhio funziona come un apparecchio fotografico?
Pierino: Più o meno si. Meglio dire: come una cinepresa. Ciò che vedo è come un film fatto con gli occhi e questi sono come due videocamere a circuito chiuso con un visore situato nel bel mezzo della testa.






L'ipotesi dell'Omuncolo interiore



Socrate: Ma come passano le immagini dall'occhio al cervello, o come tu dici, dalle videocamere al visore centrale?
Pierino: Penso che sia come con il telefono. I dati visivi vengono trasformati in impulsi e spediti all'unità centrale, il cervello, dove in qualche modo l'immagine è ricomposta. Proprio come la cornetta di un apparecchio telefonico ritrasforma in voce gli impulsi elettrici ricevuti.
Socrate: Ma allora ci sono due tipi di immagini distinte, la prima sulla retina, la seconda nella mente?
Pierino: Si. Ci sono immagini oculari ed immagini mentali. In ogni caso se chiudo gli occhi posso rivedere con l'occhio della mente ciò che ho appena visto.
Socrate: Ma chi si gode questo film? Chi guarda le percezioni che l'occhio ha telefonato al cervello? Chi osserva le riproduzioni mentali?
Pierino: E' come se nel bel mezzo del cervello, esattamente là dove si incrociano le linee che dagli occhi portano agli oggetti, esistesse un terzo occhio o un ometto interiore,  capace di osservare l'immagine retinica dall'interno della testa.
Socrate: Questo è proprio quello che i filosofi hanno chiamato Omuncolo. Ma dimmi; se ciò che dici è vero, allora la percezione visiva non può sbagliare. E' sempre veritiera?






Passività e verità del vedere


Pierino: Ma certo! Non si può certo scegliere cosa vedere, così come non si può vedere ciò che non c'è; o al contrario non vedere ciò che esiste. Oppure ancora vedere più una cosa che un'altra.
Se così non fosse, come potrebbero gli scienziati leggere gli strumenti? La scienza sarebbe impossibile!
Socrate: Possiamo dire quindi che vedere è un'operazione automatica e passiva?
Pierino: Certo. Non siamo mica liberi di vedere ciò che vogliamo! Quindi ciò che vediamo è indiscutibile. Anche tu tante volte dici l'ho visto per dire ne sono certo. Insomma, mi sembra che vedere sia la cosa più semplice del mondo; in fin dei conti anche i neonati riescono a farlo! 
Secondo me non c'è alcun problema, men che meno filosofico


Fonte: Sembra ma non è di U.N

0 commenti:

Posta un commento

Forum filosofico

Mettiti alla prova con il quiz filosofico

Indovinate le opere dei filosofi!!

Indovinate che filosofi sono!

Costruite il simbolo della filosofia!

Puzzle filosofico

Puzzle di Nietzsche!

Il puzzle di Schopenhauer!

Puzzle di un dipinto filosofico!

Il puzzle di un aforisma