Nonostante il suo millenario impiego - anzi proprio per questo - non è facile definire con esattezza i contorni del termine metafisica, poiché nei secoli il suo volto ha subito inevitabili cambiamenti che il contesto storico, il movimento della riflessione e il procedere del pensiero gli hanno procurato.
Considerata ora come la scienza più nobile in assoluto (Aristotele), ora come la disciplina propedeutica alle scienze propriamente dette (Cartesio), è stata sottoposta in epoca moderna a una critica volta a vagliarne le possibilità (Kant) sino ad andare incontro in tempi più recenti ad un periodo di crisi, che ha indotto a parlare propriamente di "fine della metafisica". Le tappe qui sommariamente ricordate segnano un percorso che nella sua totalità è naturalmente molto più complesso e articolato, tanto da ammettere anche, a fianco della via principale, numerosi sentieri alternativi, molteplici eccezioni che sfuggono ad una semplificatoria schematizzazione.
Ho pensato di dividere questa sorta di "corso" in tre parti principali: nella prima si proverà a delineare una breve storia della metafisica, ovviamente senza pretese di completezza, che aiuterà a circoscrivere, appoggiandosi al procedere storico, alcuni tratti fondamentali di un concetto tanto esteso quale è quello di metafisica; nella seconda parte si tenterà di confrontare i contenuti e le varie definizioni che il termine ha assunto nel suo lungo utilizzo, evidenziando alcuni di quelli che saranno definiti come i problemi della metafisica e infine, nella terza parte, si analizzerà più da vicino il tema della crisi, cui sopra si accennava.
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