Della grande quantità di scritti attribuiti a Democrito sono pervenuti a noi soltanto scarsi frammenti. Non a caso anche questi per la maggior parte tacciono le dottrine prettamente materialistiche, poiché considerate pericolose in quanto negatrici di ogni forma di governo provvidenziale dell'universo.
Un numero maggiore di frammenti riguarda, invece, le dottrine democritee relative alla conoscenza: indirettamente queste accennano anche agli atomi e al vuoto.
Opinione il dolce, opinione l'amaro, opinione il caldo, opinione il freddo, opinione il colore; verità gli atomi e il vuoto (fr.125).
Noi in realtà non conosciamo nulla che sia invariabile, ma solo aspetti mutevoli secondo la disposizione del nostro corpo e di ciò che penetra in esso o gli resiste (fr.9).
Nulla conosciamo secondo verità; poiché la verità è nel profondo (fr.117).
Vi sono due forme di conoscenza, l'una genuina e l'altra oscura; e a quella oscura appartengono tutti quanti questi oggetti: vista, udito, odorato, gusto e tatto. L'altra forma è la genuina, e gli oggetti di questa sono nascosti (fr.11).
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