Democrito affronta anche il problema della formazione delle società umane e dei tratti che le caratterizzano. Alla base di questa formazione è quello stesso principio di aggregazione del simile con il simile che vale anche per gli atomi.
L'uomo si distingue dagli animali per il possesso delle tecniche. Le tecniche si costituiscono a partire dall'imitazione delle attività animali.
Per questo aspetto esiste dunque una certa continuità tra il piano della natura e quello della cultura e delle istituzioni umane.
Continuò la tradizione dell'antica saggezza, compendiata in massime. Queste massime vertono anche sui mali e sui pericoli che affliggono la società, la discordia e la stàsis il conflitto civile.
La legge secondo Democrito, dovrebbe salvaguardare da questi mali.
Egli preferisce la forma di governo democratico contrapposto alla tirannide come libertà lo è alla schiavitù.
L'obiettivo della vita è riposto nella euthymìa, nella tranquillità dell'animo, immune da passioni eccessive, la quale comporta la necessità di non farsi coinvolgere eccessivamente non solo nelle faccende private ma anche in quelle pubbliche.
L'esercizio della virtù non è più ancorato alla dimensione politica: l'etica trova il suo modello nella figura dello studioso che mira a perseguire in maniera libera e tranquilla le proprie indagini.
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