Diverse forme di giustizia
- Giusto: virtù che tende alla proporzione, ricerca del giusto mezzo in termini generali (universali).Trova nella legge un tipico modo di rappresentarsi.
- Equo: giustizia che interviene a correggere l'indeterminatezza della legge (che è universale). E' una applicazione determinata della legge a un caso non contemplato dalla legge nel suo carattere di universalità. Tuttavia, l'equità non costituisce un'eccezione della legge.
- Giusto naturale: è indipendente dalla prescrizione di una legge (ad es. i diritti umani appartengono all'uomo in quanto tale, senza che siano sanciti da particolari forme legislative).
- Giusto per convenzione: norme sancite da una certa legislazione.
Esercizio della giustizia verso se stessi
- Platone: concezione individuale della giustizia (armonia tra le parti dell'animo umano), poi estesa all'ambito politico (armonia delle tre classi sociali). Si dà la possibilità dell'ingiustizia verso di sé, laddove si lascia prevalere una delle tre parti dell'animo sulle altre.
- Aristotele: la giustizia è costitutivamente razionale, non si dà giustizia o ingiustizia verso se stessi. Ad esempio compiendo il suicidio non si commette ingiustizia verso se stessi, ma verso la società. Il suicidio, in tale senso, non è legittimo poiché danneggia la collettività, non perché ingiusto verso di sé.
Aristotele propone un modello etico elitario (per pochi) e astratto, non aderente all'interno dell'esistenza. Esso presenta problemi di applicabilità concreta.
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