Sull'amicizia
La philia (amicizia, ma anche amore) può essere sia una virtù in sé, sia accompagnarsi alle altre virtù, è un bene esteriore necessario alla felicità.
Essa richiede una comunanza di vita, per questo motivo una persona non può avere legami di amicizia con l'intera umanità, ma solo con un numero ristretto di persone.
L'amicizia richiede una proporzione (eguaglianza) nella relazione e piena condivisione. In questo senso è differente dalla benevolenza.
Tre tipologie di amicizia:
- amicizia fondata sull'utile: amicizia che si fonda su una reciproca utilità (es. negli affari).
- amicizia fondata sul piacere: (es. amicizia erotica): amicizia fondata su un accrescimento e condivisione di piacere, si è congiunti dallo stesso piacere. E' un grado più elevato di amicizia, poiché tocca più in profondo la natura umana e implica un coinvolgimento personale e interiore forte.
- amicizia fondata sulla virtù: si è uniti dal voler esercitar la virtù e tendere alla felicità che ci è propria. E' la volontà di realizzare il meglio che ci è possibile. Unisce anche l'amicizia per il piacere e per l'utilità. Fra le tre forme di amicizia non c'è netta contrapposizione.
Aristotele ammette la possibilità di legami di amicizia verso tutti, anche verso gli schiavi (considerati nelle società ricche come strumenti inanimati, oggetti di proprietà). L'amicizia tra schiavo e padrone può avvenire poiché non di rado lo schiavo è più istruito e virtuoso del padrone stesso; in questo modo si ha amicizia con lo schiavo in quanto uomo.
Nell'evoluzione storico-culturale, soprattutto nel Cristianesimo a partire da San Paolo (cfr. Lettera a Timoteo, Lettera a Tito, Lettera a Filemone), si dà un progressivo svuotamento dall'interno della nozione di schiavitù in quanto struttura sociale.
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