" Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi."
Friedrich W. Nietzsche

martedì 15 marzo 2011

| | |

Gli errori di... 




Marx 
Popper







Marx




L'errore di Marx sta nel fatto che ciò che egli aveva profetizzato non si è avverato: era convinto che il sistema capitalistico, a lungo andare, sarebbe tramontato, poichè il capitale si sarebbe ammassato nelle mani di sempre meno uomini, con la conseguenza che la società avrebbe assunto una forma piramidale, con pochi ricchi al vertice, e una miriade di proletari alla base. Marx era convinto dell'esistenza di una "legge tendenziale di caduta del saggio di profitto", con la conseguente progressiva concentrazione del capitale in poche mani. E questo, a sua volta, formava ai suoi occhi un binomio indisgiungibile con l'immiserimento crescente degli operai: con l'avvento delle macchine, che possono sostituire il lavoro di molti operai, aumentano i disoccupati e, quindi, anche l'offerta di forza-lavoro sul mercato, cosicchè anche per questo aspetto i salari tendono a diminuire: aumenta la povertà e il numero dei disoccupati, di conseguenza il capitalista può tenere più bassi i prezzi dei salari e guadagnarci di più. In questa situazione si genera la massima contraddizione tra il carattere privato della proprietà dei mezzi di produzione e il carattere sociale sempre più rilevato della produzione, tra lo sviluppo delle forze produttive (il proletariato) e il numero sempre più ristretto di capitalisti: e Marx può affermare che " la produzione capitalistica genera essa stessa, con l'inevitabilità di un processo naturale, la propria negazione ".
Come sappiamo, però, questo non c'è stato: anzi, negli anni successivi a Marx, la società non ha assunto una forma piramidale, ma romboidale, con pochi capitalisti al vertice, pochi proletari sul fondo e un'infinità di borghesi nel mezzo. Si può però spezzare una lancia in favore di Marx e dei suoi pronostici: è vero che non si è verificata la polarizzazione profetizzata da Marx ed è anche vero che l'operaio del Novecento vive meglio di quello dell'Ottocento, ma è anche vero che la differenza di reddito tra proletario e "padrone" si è notevolmente accentuata, come se la forbice si fosse aperta. L'operaio sta meglio rispetto ai tempi di Marx, ma il divario col "padrone" è aumentato! Bisogna poi tenere a mente che il capitalismo si è mondializzato a tal punto che vi è una classe mondiale di sfruttatori (i Paesi ricchi) e una classe mondiale di sfruttati (i Paesi del 3° mondo), cosicchè anche i proletari dei Paesi sfruttatori stanno al tavolo dei "divoratori", pur accontentandosi delle sole briciole. 




Il primo volume di The Open Society and Its Enemies, The Spell of Plato (La società aperta e i suoi nemici, I, Platone totalitario) è quasi interamente dedicato a un violento attacco contro il platonismo filosofico e politico. Per società chiusa , Popper intende la società tribale, che interpreta se stessa come naturale, sacra e immutabile, ed è collettivista, gerarchica, organica, fondata sulle relazioni faccia a faccia. In essa gli individui non godono di nessuna libertà, ma ciascuno conosce concretamente la proprio posizione e i propri doveri. La società aperta , di contro, è consapevole di essere una costruzione culturale soggetta al cambiamento, ed ospita relazioni astratte ed individualistiche. Platone, pur essendo allievo dell'individualista Socrate, è un nostalgico della società tribale, sia perché è di famiglia aristocratica, sia perché vede nell'incertezza e nella mutevolezza della società aperta una fonte di infelicità: tutto il suo pensiero politico, afferma Popper, può essere ridotto a un progetto totalitario di restaurazione della società chiusa. Nella Repubblica Platone proponeva uno stato di stampo comunistico, caratterizzato dall'abolizione di ogni forma di proprietà privata. Infatti, Popper critica di Platone l' aver creato uno stato totalitario, che vuole organizzare totalmente la vita dei singoli, la cui vita non conta nulla di per sè, se non in funzione dello stato. Popper, con le sue posizioni liberali, criticava la società di Platone, perfetta e totalitaria , ed era in favore di una società aperta, che avesse la possibilità di correggersi e di migliorare. Popper era del parere che creare una società perfetta fosse impossibile perchè l'uomo stesso è imperfetto per natura. La società aperta è inferiore a quella totalitaria platonica, ma ha conoscenza della propria inferiorità e sa correggersi cambiando in continuazione.



Una società perfetta non ha motivo di fare questo. Platone insiste invece sull'immutabilità: la società per lui è perfetta così com'è e non deve assolutamente cambiare. Popper ha però commesso un errore dimenticandosi, nella foga, che Platone parla di un'idea statale e un'idea, per definizione, non è mai realizzabile. E' solo un punto verso cui muovere. Nelle Leggi Platone delineerà lo "stato secondo": dal momento che quello delineato nella Repubblica è puramente ideale, Platone ne tratteggia uno attuabile, dove prende gli aspetti migliori di ogni governo in modo tale da creare il miglior stato tra quelli attuabili. Il ragionamento di Popper è dunque in parte fuori luogo: se ipotizzassimo la società perfetta, perchè mai dovremmo cambiarla? Perchè cambiare qualcosa di perfetto? Potrebbe cambiare solo in peggio. Lo stato delineato nella " Repubblica " è un'utopia e, in quanto tale, non potrà mai essere attuato. In altri termini, "utopistico" è un qualcosa di negativo che si pretende realizzabile, ma che per fortuna non lo è; "utopico" è, invece, un concetto tipicamente progressista che induce a vedere il mondo, che molti credono buono così com'è, imperfetto e migliorabile: il progressista ha un atteggiamento sempre volto al cambiare. Si può dire che il concetto di "utopistico" si avvicini molto a Platone, che nelle Leggi fa notare che lo stato così com'è non va bene e ne propone uno "misto", dal momento che quello ideale-aristocratico è inattuabile. Popper ha invece preso l'idea di Platone utopica di stato per utopistica, e qui sta il suo errore. 



0 commenti:

Posta un commento

Forum filosofico

Mettiti alla prova con il quiz filosofico

Indovinate le opere dei filosofi!!

Indovinate che filosofi sono!

Costruite il simbolo della filosofia!

Puzzle filosofico

Puzzle di Nietzsche!

Il puzzle di Schopenhauer!

Puzzle di un dipinto filosofico!

Il puzzle di un aforisma