" Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi."
Friedrich W. Nietzsche

La morale kantiana

lunedì 21 marzo 2011

| | |





La ragion pura pratica è fondamento sufficiente in grado di determinare immediatamente la volontà. La differenza tra massime e leggi è di tipo patologico ("patire", "affezione " secondo l'accezione greca): nella volontà affetta patologicamente si ha l'intervento di moventi esterni che incidono sulla volontà, che in questo caso non è volontà buona, ma volontà passiva, una volontà che patisce invece di essere l'istanza determinante dell'azione. La massima affetta patologicamente non può ergersi al valore universale di legge.
I principi pratici si dividono in massime e imperativi (ipotetici e categorici):
  • MASSIME: principi pratici soggettivi, ovvero regole di comportamento che l'individuo considera valide soltanto per la sua volontà.
  • IMPERATIVI: principi con valore oggettivo che hanno il carattere urgente del comando e valgono per chiunque. Gli imperativi a loro volta si dividono in categorici  (valgono sempre e per chiunque) e ipotetici (danno luogo a massime, imperativi fondati su una condizione).


Analitica- paragrafo II (p.39-ed. Laterza)

Kant parla di Prinzipien= criteri di orientamento pratico, non si tratta di Grundsatze (criteri fondamentali su cui fondiamo la nostra esistenza).
Voraus- setzen (presuppongo=pongono come elemento previo): porre nel senso di costituire qualcosa come fondamento.
Begehrungs-vermogen (facoltà di desiderare)
Se il fondamento di un principio pratico non risiede nella ragione, ma in un'istanza desiderativa, ciò che determina l'azione è un oggetto del desiderio, ossia un motivo empirico, particolare: la facoltà di desiderare non può perciò valere come motivo determinante dell'azione morale.





Teorema II (p.41-ed. Laterza)

Tutte le morali fondate su principi empirici (es. la ricerca individuale della felicità) vengono contestate da Kant, giacché in esse ciò che determina è l'oggetto e il soddisfacimento del desiderio (non possono essere il fattore determinante dell'azione).Kant ad esempio attacca le morali del sentimento morale: il fondamento della morale è un sentimento innato nell'uomo. Il sentimento rappresenta agli occhi di Kant un'esistenza debole e patologica, mentre il fondamento della morale è una legge razionale, necessaria, universale, pura (cioè non affetta da istanze empiriche). Non possiamo attingere a nessun oggetto, desiderio e sentimento, ma è una forma che determina il nostro agire. La legge morale, in Kant, è formale, ovvero avulsa da elementi empirici.


Teorema III, paragrafo IV (P.55-ed.Laterza)

Il motivo unico determinante del volere non è un principio empirico (forma dell'amore di sé), ma un principio secondo la forma (pura forma legislativa e universale).

Paragrafo V- Problema I-II (pp. 59/61 - ed. Laterza)

La pura forma determina la legge universale, laddove la dimensione pratica si sottrae alla legalità deterministica del mondo naturale, il motivo determinante dell'agire non è nella natura, ma nella ragione (che non è un oggetto). La ragione così determina la volontà (dove vige una causalità secondo libertà). Questa libertà  è trascendentale (trascendentale=condizione di possibilità). La libertà è una causalità trascendentale. La ragione è libera nel senso che determina se stessa, la libertà come condizione che precede l'agire.

0 commenti:

Posta un commento

Forum filosofico

Mettiti alla prova con il quiz filosofico

Indovinate le opere dei filosofi!!

Indovinate che filosofi sono!

Costruite il simbolo della filosofia!

Puzzle filosofico

Puzzle di Nietzsche!

Il puzzle di Schopenhauer!

Puzzle di un dipinto filosofico!

Il puzzle di un aforisma