N.B. Qui Scheler espone una serie di tesi kantiane delle quali intende prendere le distanze (p.27):
- Ogni etica materiale è necessariamente etica dei beni e degli scopi (come l'etica aristotelica).
- Solo l'etica formale è a priori e universale.
- L'etica materiale è etica del successo, solo l'etica formale è etica delle intenzioni. Per Scheler nell'etica si deve tenere conto non soltanto dell'intenzione, ma anche della riuscita, del successo.
- L'etica materiale è edonistica, l'etica formale non dipende dagli impulsi sensibili.
- L'etica materiale è eteronoma.
- L'etica materiale può prendere in considerazione solo la legalità dell'agire, e non la moralità del volere, come fa l'etica formale. L'etica materiale è legalistica, intende l'agire soltanto come volto al conseguimento di uno scopo.
- L'etica materiale trascura la persona. Solo l'etica formale può far emergere la Dignità dell'uomo. Il tentativo scheleriano, invece, è la fondazione di un nuovo personalismo etico.
- L'etica materiale si basa su impulsi, solo il formalismo può essere universale, cioè indipendente da ogni forma di istinto. L'etica materiale si fonda su pulsioni istintuali particolari e le eleva a livello di norme assiologiche (=di valore) generali.
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