Problema di traduzione p.203: il termine tedesco Gesinnung in italiano è stato tradotto con intenzione, tuttavia la traduzione è ambigua e fuorviante. Il termine intenzione sembra rimandare all'etica kantiana, che è, appunto etica dell'intenzione (l'atto che si accorda con la volontà buona è moralmente buono indipendentemente dalla sua realizzazione empirica, che rimane irrilevante nel campo della moralità pura. In altre parole: moralmente rilevante è l'intenzione che guida l'azione, non la sua conseguenza empirica). In Scheler non si può parlare di intenzione in quest'accezione kantiana e neanche in quella fenomenologica del termine.
Analizziamo la struttura del termine: il prefisso Ge- indica una collettività, un intero, un insieme (cfr. Gesellschaft=società); Sinn significa senso, sensibilità; il suffisso -ung sostantiva il termine. Il termine Gesinnung indica, quindi, la facoltà attraverso cui io sento, l'orientamento che struttura in maniera generale il mio modo di sentire.
Ciò che Scheler vuole sottolineare con questo termine è che dal punto di vista morale è decisiva la capacità di sentire, di vedere i valori, cioè essere orientati verso quelle cose oggettive che sono i valori e agire conseguentemente a tale orientamento, in maniera tale da portare a realizzazione i valori sentiti.
La morale per Scheler è, dunque, capacità di discriminare e discernere: vedere i valori e, vedendoli, sceglierli.
Il vedere è reso possibile dalla Gesinnung, quell'orientamento generale che ci permette di sentire i valori e di agire conseguentemente a essi.
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