Dio non è il fondamento della moralità, altrimenti la morale sarebbe eteronoma. Il fondamento della moralità è la legge morale (il fatto che la legge mi dica tu devi). Bisogna però ricordare che nella prospettiva del sommo bene deve esserci un'armonia, un ordine, che deve essere tra virtù e felicità.
Una figura che affascinava Kant era Giobbe e su di lui ha scritto anche un breve saggio.
Secondo Kant, Giobbe esprimeva sinceramente anche di fronte a Dio il dramma del virtuoso che non vede riconosciuta la sua virtù, quindi alla fine deve esserci questo e questo non può essere garantito da chi è l'autore sia del mondo morale che naturale cioè Dio.
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