" Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi."
Friedrich W. Nietzsche

Heidegger (parte 5)

domenica 17 aprile 2011

| | |






Approfondiamo ora l'analisi dei paragrafi 31-34 di Essere e tempo, quelli che riguardano direttamente la prospettiva ermeneutica heideggeriana.
In Heidegger abbiamo una svolta fondamentale - sottolineata anche da Gadamer - a proposito della nozione di comprensione: in Schleiermacher e Dilthey il comprendere era legato al problema del modo di cogliere l'individualità e indicava un procedimento, un metodo, mentre in Heidegger rappresenta un carattere ontologico dell'esserci, assume una portata ontologica (cfr. §31) e solo a un livello derivato si ha l'opposizione comprendere-spiegare in senso metodologico.
La comprensione si articola poi nell'interpretazione, l'asserzione è invece un metodo riduttivo dell'interpretazione perché si esprime nei termini della semplice-presenza, mentre il discorso è il livello comunicativo della comprensione e si esprime nel linguaggio.







Il §31 cerca di dimostrare che la comprensione è il modo di rivolgersi al mondo proprio di un ente che è un progetto gettato sempre "aperto" al mondo come esser-possibile e non come semplice-presenza: la comprensione articola il poter-essere nella sua relazione con il mondo. La possibilità è la determinazione essenziale dell'esserci a livello ontologico: siamo sempre nella possibilità. La comprensione è l'essere esistenziale del poter-essere proprio dell'esserci: l'esserci è un poter-essere che si articola come comprensione. La comprensione ha la struttura del progetto come apertura totale dell'essere-nel-mondo.
Verso la fine del paragrafo Heidegger introduce la nozione di "visione" (Sicht, mentre Umsicht significa "visione ambientale preveggente") come carattere generale di ogni senso, senza pertanto privilegiare l'intuizione come avviene in Husserl: il vedere quale "lasciar-venire all'essere l'ente" è un aspetto della comprensione.








Nel §32 ("Comprensione e interpretazione Auslegung) Heidegger tematizza l'interpretazione come articolazione del comprendere e si sofferma sui termini "per", che indica il fine cui ogni ente come strumento è preposto e che appare anzitutto all'esserci, e "in quanto", quale carattere dell'interpretazione che qualifica già l'ente compreso all'interno del mio progetto. Se l'orientamento di tutta la tradizione filosofica è stato quello di considerare prima l'ente come tale e poi di inserirlo in una relazione con l'uomo, per Heidegger è il contrario: l'esserci è un ente che radicalmente incontra il mondo all'interno di una ricerca progettuale. Non cogliamo prima l'ente e poi aggiungiamo un significato.
Qui emerge l'aspetto ontologico della comprensione: noi ci rapportiamo sempre a partire da una precomprensione (come "predisponibilità", "previsione" e "precognizione" degli enti).








Su questa base l'interpretazione presenta un ente "in quanto" tale attraverso una concettualità che non costituisce una strumentazione neutra, ma è già il modo in cui l'interpretazione elabora ciò che viene compreso. Si aggiunge poi, verso la fine del paragrafo, la nozione di "senso" come contesto in cui emergono i diversi enti: solo l'esserci ha dunque senso, perché questo è una determinazione del progetto dell'esserci. Heidegger si interroga quindi sulla portata di quest'impostazione: tutta la struttura dell'esserci si muove in un circolo, quello del "pre-", per cui si ha accesso agli enti del mondo solo a partire da una pre-comprensione.
Da questo circolo non si può uscire e allora occorre starvi dentro nel modo giusto, non facendosi imporre la pre-comprensione del caso o dal "si", ma dalle cose stesse (aus den Sachen selbst). Abbiamo riconfermato il circolo ermeneutico, portandolo al livello di struttura ontologica dell'esistenza umana: abbiamo accesso al mondo solo sulla base di un certo atteggiamento.
Fondamentale per l'ermeneutica non è la pretesa di una conoscenza pura, ma di una conoscenza che sappia di non essere tale e nonostante questo sia in grado di confrontare la propria comprensione con le "cose" che non incontriamo però al di fuori di tale comprensione.

0 commenti:

Posta un commento

Forum filosofico

Mettiti alla prova con il quiz filosofico

Indovinate le opere dei filosofi!!

Indovinate che filosofi sono!

Costruite il simbolo della filosofia!

Puzzle filosofico

Puzzle di Nietzsche!

Il puzzle di Schopenhauer!

Puzzle di un dipinto filosofico!

Il puzzle di un aforisma