" Il mio scopo è mettere il lettore in uno stato mentale così elastico da farlo sollevare sulla punta dei piedi."
Friedrich W. Nietzsche

L'ermeneutica di Skinner (parte 9)

giovedì 5 maggio 2011

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All'inizio del libro, Skinner spiega che normalmente si intende per storia del pensiero, la storia dei concetti fondamentali o delle questioni durature.
Nel saggio fa molti esempi ricavati dalla storia del pensiero politico. Normalmente, dice Skinner, si pensa che per esempio nella storia del pensiero politico ci sono dei concetti fondamentali che rimangono da Platone fino ai nostri giorni.
Questo è il modo tradizionale di interpretare la storia del pensiero.
Il modo di Skinner è profondamente diverso, applicare dei paradigmi, dei modelli pre-costituiti alla storia del passato genera delle mitologia.
Gran parte della prima parte del saggio è dedicata a classificare i diversi tipi di mitologie che Skinner vuole combattere.









1) Mitologia delle dottrine (pag. 14): essa consiste nell'idea che ogni sistema di pensiero debba sviluppare una determinata dottrina completa. Questa a sua volta si divide in due:

a) Anacronismo (pag. 15) consiste nell'applicare ad un autore del passato degli schemi che sono familiari per noi ma non lo erano all'epoca dell'autore considerato. Tra i vari esempi fatti da Skinner uno molto chiaro è quello di Marsilio da Padova (grande pensatore politico italiano del XIII secolo). Molte volte è stato studiato cercando di trovare in lui una teoria della divisione dei poteri (è una parte fondamentale del pensiero politico moderno e contemporaneo da Locke a Montesquieu in avanti si basa sul concetto della divisione dei poteri per cui il potere esecutivo è distinto dal potere legislativo e i due sono distinti dal potere giudiziario.
Viene spontaneo ad uno storico che si occupa di autori del passato cercare la teoria della divisione dei poteri anche in Marsilio da Padova ma in lui non è presente.
In questo modo, lo storico, pecca di anacronismo cioè applica un modello che per noi è familiare ad un autore del passato che non aveva ancora quel modello in quanto non era ancora stato elaborato.




b) Storia delle idee (pag.8): come è stata teorizzata e praticata da un autore americano della prima metà del 900 di nome Lovejoy. 
Secondo questo autore nella storia del pensiero ci sono delle idee base chiamate da lui "idee unità" che rimangono stabili e durature nel tempo (cambia la loro combinazione ma gli elementi fondamentali restano identici). 
Questa teoria delle idee di Lovejoy assomiglia alla teoria atomica (cambiano le molecole ma gli atomi di cui le molecole sono fatte restano uguali).
Anche questa, secondo Skinner, è una vera e propria mitologia.

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