L'orfismo:
A Pitagora possiamo attribuire una dottrina: quella dell'eternità dell'anima e delle reincarnazioni.
Questa dottrina non era esclusivamente di Pitagora ma era anche condivisa dall'orfismo, il quale poneva al centro delle proprie preoccupazioni la questione della sopravvivenza dell'anima nell' al di là e del suo destino di espiazione da antiche colpe.
La costituzione del mondo è un passaggio dal caos all'ordine (questo viene asserito nella "Teogonia" di Esiodo).
Per l'orfismo, all'inizio, esiste un'unità perfetta che si scinde e dà origine a esseri separati (il passaggio da ordine a caos è la colpa che le anime/ demoni devono espiare per costituire l'ordine).
A ciò dovrà succedere un ciclo di reintegrazioni delle parti nell'unità del tutto.
Platone asserirà che l'anima immortale ha avuto modo di reincarnarsi diverse volte e acquistare conoscenza.
Parlando di Pitagora, Diogene Laerzio, dice che sarebbe stato il primo a farsi chiamare filosofo. Diogene desumeva la fonte da Eraclide Pontico il quale faceva parte della scuola di Platone.
Si sarebbe chiamato filosofo perché solo Dio sarebbe stato sapiente. In realtà è una notizia inventata all'interno della scuola di Platone.
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