La confutazione è la tecnica che dimostra l'inconsistenza del sapere dei propri interlocutori.
La dialettica è un aggettivo che sottintende il termine "tecnica": è la tecnica della discussione. Viene impiegato da Socrate, il quale procede mediante domande poste da Socrate stesso, e risposte date dall'interlocutore a queste domande.
Questa procedura dialogica è contrapposta alle lunghe esposizioni senza interruzioni che spesso usavano i sofisti nel loro insegnamento.
Solo la formulazione di domande consente di accertare se chi risponde possiede realmente un sapere riguardante ciò su cui è interrogato, proprio come un artigiano competente sa rispondere a chi gli pone domande sul suo lavoro.
Questo sapere rispondere è chiamato da Platone "rendere conto "(logos).
Il tipo principale di domanda è: "Che cosa è x"? dove x sta per coraggio, giustizia, amicizia ecc... Questa domanda richiede la definizione di ciascuno degli oggetti in questione la quale sia valida per tutti i casi particolari.
Aristotele interpretò la ricerca socratica come "ricerca dell'universale", nell'ambito dei concetti e dei problemi morali.
Gli interlocutori di Socrate si dimostrano incapaci di rispondere correttamente alla domanda posta in quanto presentano come definizione dell'oggetto in questione un caso particolare, anziché una definizione che vale soltanto per il coraggio in battaglia quando si tratta di assalire il nemico.
Ma si può essere coraggiosi anche di fronte a una malattia o ritirandosi in battaglia.
Altre volte gli interlocutori, nel corso della discussione sulla loro definizione di un oggetto, giungono ad ammissioni che contraddicono questa definizione e in questo modo manifestano il loro non sapere.
L'interlocutore risulta confutato nella sua pretesa di sapere: la confutazione (dimostra falsità, contraddittorietà) è una componente essenziale della dialettica socratica in quanto libera e purifica dal male peggiore per l'uomo : l'ignoranza, consistente nel credere di sapere, senza effettivamente sapere.
L'esito della confutazione è l'aporia che significa letteralmente una situazione dalla quale non si intravvedono vie d'uscita.
Gli effetti prodotti dall'esercizio di questo metodo sono paragonati a quelli di una torpedine marina, che intorpidisce coloro che tocca.
Scopo della dialettica socratica è di far partorire le verità (di cui ciascuno è gravido) che l'interlocutore ha nella propria anima, ma che da solo non è in grado di generare.
In questo senso la dialettica si configura coma erta del far partorire (maieutica) e richiede sempre il coinvolgimento di più di un individuo: la ricerca filosofica ha una dimensione comunitaria. L'obiettivo di essa è raggiungere la verità e non la semplice persuasione degli interlocutori, che per Platone erano invece l'obiettivo delle discussioni dei sofisti.
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